“La pulce nell’orecchio” di Feydeau al teatro Ariosto

Date Evento
Dal 18 marzo al 19 marzo
Dalle 20.30
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A PAGAMENTO

Evento concluso

Martedì 18 e mercoledì 19 marzo, alle 20.30, va in scena uno dei capolavori dell’autore francese maestro del vaudeville

“La pulce nell’orecchio” di Feydeau al teatro Ariosto

REGGIO EMILIA – Martedì 18 e mercoledì 19 marzo, alle 20.30, va in scena al Teatro Ariosto “La pulce nell’orecchio”, commedia di Georges Feydeau, con la regia di Carmelo Rifici.

“La pulce nell’orecchio” è una famosa commedia di Georges Feydeau. Drammaturgo e commediografo vissuto tra Ottocento e Novecento, è stato uno dei principali protagonisti della commedia francese, in particolare del la pulce nell'orecchio (commedie leggere in cui alla prosa si alternano anche piccole strofe cantate o musicate).

La “pulce nell’orecchio” è il dubbio della protagonista, Raimonda, che sospetta che il marito Vittorio Emanuele abbia una amante. L’equivoco è nato perché la donna ha trovato all’Hotel Feydeau, un albergo assai ambiguo, delle bretelle molto simili a quelle del marito. Decide quindi di organizzare una trappola e di mandare una lettera d’amore anonima a Vittorio Emanuele chiedendo un incontro con lui proprio nell’Hotel. Il coniuge, convinto che la lettera sia per il suo migliore amico Tornello, gliela consegna, scatenando un vortice di equivoci e situazioni divertenti ed esilaranti.

Sulla scena, un prestigioso e numeroso cast: Giusto Cucchiarini, Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Ugo Fiore, Tindaro Granata, Christian La Rosa, Marta Malvestiti, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi, Carlotta Viscovo.

la pulce nell'orecchio

Firma la regia Carmelo Rifici, notissimo regista e direttore artistico di LAC Lugano Arte e Cultura. Formatosi a fianco di Luca Ronconi, ha firmato regie sia in ambito teatrale sia in ambito operistico e nel corso della carriera vanta numerosi premi, per citarne solo alcuni, Premio della Critica come regista emergente (2005), il Golden Graal (2009), Premio Hystrio Digital Stage e il Premio speciale Ubu per il progetto digitale Lingua Madre. Capsule per il futuro (2021).

“Volevo mettermi in gioco”, scrive il regista, “trovarmi anche un po’ a rischio, come regista, considerando gli spettacoli di tutt’altra natura che ho diretto negli ultimi anni, e rimettermi in discussione perlustrando un territorio mai preso in considerazione. Questa commedia mi sembrava giusta perché, pur essendo un vaudeville, esce dalla penna di un grandissimo autore, oggi un classico, e possiede una sua raffinatezza.”.