Lapis Lazuli, favola poetica e grottesca alla Cavallerizza

Date Evento
Il 27 ottobre
Dalle 16
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Ingresso

Evento concluso

Domenica, alle 16, una favola che esplora la grandezza e i difetti dell’umanità, un racconto burlesco in cui il caos è al centro della scena

Lapis Lazuli, favola poetica e grottesca alla Cavallerizza

REGGIO EMILIA – Euripides Laskaridis, danzatore e performer, arriva per la prima volta al Festival Aperto con Lapis Lazuli, in scena domenica 27 ottobre, ore 16, al Teatro Cavallerizza, una favola poetica e grottesca che esplora la grandezza e i difetti dell’umanità, un racconto burlesco in cui il caos è al centro della scena.

L’artista, che ha lavorato con Bob Wilson e Dimitris Papaioannou, incarna sulla scena un’inquietante creatura, un lupo mannaro selvaggio, una bestia ibrida, metà umana e metà animale, liberando il suo lato temibile e feroce, ma rivelando al contempo il suo io vulnerabile, sensibile e deliziosamente sprovveduto.

Creatore fin dal 2000 di spettacoli unici che abbracciano perfettamente la performance, la danza e le arti visive, Laskaridis in Lapis Lazuli continua la sua esplorazione sui temi della trasformazione e del ridicolo, fondendo insieme gli elementi del grottesco, della commedia e dell’orribile.

Ispirandosi all’affascinante pietra blu del lapislazzulo, rinomato per il suo comportamento imprevedibile sotto pressione, Laskaridis crea un nuovo mondo accattivante ed enigmatico pieno di dualità intriganti.

Il nome stesso della pietra, lapislazzulo (spesso interpretato come la “Pietra del Cielo”), allude a un’origine sia terrena che celeste. È stata proprio questa dualità insita nel nome della pietra a innescare l’intenzione dell’artista di mettere in scena sul palco un insieme di variazioni solo apparentemente contraddittorie per una stravaganza unica che fa vibrare tutti i sensi.