REGGIO EMILIA – Elektra, capolavoro di Richard Strauss, su libretto di Hugo von Hofmannsthal, dalla tragedia omonima di Sofocle, andrà in scena per la prima volta a Reggio Emilia sabato 5 dicembre (ore 20.00) e domenica 6 dicembre (ore 15.30) al Teatro Municipale Valli, nella produzione internazionale, firmata dal fiammingo Guy Joosten per il Gran Teatre del Liceu di Barcellona e La Monnaie di Bruxelles. Ha debuttato nei giorni scorsi al Teatro Comunale di Bologna. E’ interamente in lingua tedesca (con sovratitoli).
Elektra debuttò a Dresda nel gennaio 1909. Come una moderna Amleto al femminile, Elettra, ritratto freudiano di un personaggio femminile che muore in preda al delirio, vuole vendicare la morte del padre per mano dell’odiata madre, ma cade vittima del sonno, e i sogni allucinati si impadroniscono di lei. Conducendola alla morte. Il capolavoro di Strauss segue di qualche anno il grande successo di Salome. Un’altra donna che danza. Ma qui è un’altra storia.
Ambientata più o meno negli anni Quaranta del Novecento, il lavoro di Joosten è basato sul complesso groviglio emozionale che caratterizza la protagonista e sui suoi rapporti con gli altri personaggi.
Le scene di Patrick Kinmonth – suoi anche i costumi – e le luci di Manfred Voss, danno il senso claustrofobico voluto da Strauss e Hoffmannsthal e suggeriscono la fatiscenza del palazzo di Agamennone: un potente edificio verticale, sordido nei dettagli di lamiera e impalcature, rigoroso nelle forme e nei colori, col grigio che predomina.
Sul podio, l’esperto del repertorio straussiano, Lothar Zagrosek a dirigere Orchstra e Coro del Teatro Comunale di Bologna. Nel cast si succedono Elena Nebera e Elizabeth Blancke-Biggs nel ruolo della protagonista, Natascha Petrinsky come Klytämnestra, Anna Gabler e Sabina von Walther come Chrysothemis, e ancora nei ruoli maschili di Aegisth e Orest, Jan Vacik e Thomas Hall.