REGGIO EMILIA – L’ultimo appuntamento della Stagione d’Opera della Fondazione I Teatri Reggio Emilia è venerdì 4 (ore 20.00) e domenica 6 marzo 2016 (ore 15.30) Teatro Municipale Valli, con Lucia di Lammermoor, il titolo più popolare di Gaetano Donizetti.
Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena, diretti da Stefano Ranzani riprendono un allestimento della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi dedicato al lavoro del geniale scenografo Josef Svoboda, considerato un maestro delle luci e delle illusioni sceniche, fra i primi utilizzare la proiezione video in campo operistico.
Svoboda aveva immaginato per l’opera di Donizetti scene di notevole suggestione poetica, fedelmente ricostruite a Jesi da Benito Leonori, già allievo e collaboratore dell’artista boemo. In scena, una grande pergamena stropicciata scorre lungo il muro del palcoscenico, rivelando, nascondendo e riflettendo personaggi e azioni. Il tessuto si dispiega, diventando montagna, nuvole, mare, sudario immaginario che avvolge la follia di Lucia.
Rispetto all’edizione originale, il nuovo allestimento dell’opera prevede nuovi costumi e nuove luci, e, inoltre, una regia – ha spiegato Henning Brockhaus – “meno realistica e più onirica, per rendere appieno il complesso mondo di Lucia. La protagonista ama e vive le sue emozioni con pienezza in un mondo di uomini che vivono in maniera unilaterale, pensando solo alla vendetta e alla brama di potere; Lucia viene condotta alla follia da inganni e giochi politici, ed è una figura ancora attuale e contemporanea”.
Lucia di Lammermoor, vera tragedia romantica che culmina nella celebre scena della follia, è ambientata in Scozia nel Seicento, ed è incentrata sull’amore negato fra Lucia ed Edgardo i quali, ingannati, si credono l’un l’altro traditori. L’intreccio porta la protagonista alla pazzia, dopo aver ucciso Arturo, il marito sposato per ripicca, ed Edgardo al suicidio. Lucia di Lammermoor, tra le opere di Donizetti, è la più rappresentata a Reggio Emilia, dove è andata in scena 16 volte (l’ultima delle quali nel 1980).