Domenica alle 17, al Teatro Ariosto, alle 16 e alle 17,45, lo spettacolo tratto da una filastrocca di Marco Moschini
REGGIO EMILIA – Quanto è attuale parlare di gentilezza oggi? Il Teatro Pirata ci prova domenica 4 febbraio al Teatro Ariosto con “Musi lunghi e nervi tesi”, spettacolo tratto da una filastrocca di Marco Moschini, che andrà in scena nella Stagione delle Domeniche a Teatro. Musi lunghi e nervi tesi è un paese dove tutte le persone sono costantemente arrabbiate e maleducate: questo sentimento è così normale che finisce per essere il modo naturale in cui le persone si rapportano.
Un giorno, però, nasce una bambina diversa. Lei non comprende quel modo assurdo di rivolgersi agli altri, vive con rispetto e gentilezza ogni rapporto. Questo causerà parecchi problemi: pagherà l’insolenza della sua gentilezza con l’esilio. Una volta cacciata dal paese intraprenderà un viaggio che porterà lei e la sua famiglia nel paese Dov’è Adesso: un luogo abitato da gente allegra e accogliente, che trasformerà la sua realtà in modo inaspettato.
Scritto e interpretato da Enrico Marconi e Candida Ventura , regia Simone Guerro, musiche Pietro De Gregorio scenografie Ilaria Sebastianelli. Inizio ore 16.00, replica ore 17.45