Mercoledì e giovedì alle 20.30 lo spettacolo si interroga su cosa sia una casa, cosa è stata nel passato e cosa sarà la casa di domani
REGGIO EMILIA – Mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio alle 20.30 è sul palco del Teatro Ariosto di Reggio Emilia lo spettacolo “Pietre nere”, creazione di Babilonia Teatri.
Pietre nere si interroga su cosa sia una casa, cosa è stata nel passato e cosa sarà la casa di domani. Se la casa sia da considerarsi solamente un edificio o anche i vestiti che indossiamo, le persone che amiamo, i nostri telefoni cellulari, gli oggetti di cui ci circondiamo: se è un luogo fisico o piuttosto tutto ciò che rende un luogo familiare e intimo, in cui ci possiamo prendere cura di noi e dei nostri affetti. “Casa” pensata sia dal punto di vista del singolo, sia da un punto di vista allargato e sociale e collettivo.
“Pietre nere scarnifica e centrifuga la nostra idea di casa”, scrive la compagnia Babilonia Teatri, “Il nostro modo di abitare. Di costruire. Di occupare un luogo. Pietre nere è casa in tutte le sue infinite declinazioni. Personali e sociali. Intime e pubbliche. Case di ieri, di oggi, di domani […] Casa è il nostro corpo. Sono i nostri vestiti. È la persona amata. È un affetto. Una città, un quartiere. Casa è il luogo in cui siamo cresciuti. Casa è un oggetto, una foto, una lettera, un profilo su un social network.”.
Babilonia Teatri, gruppo vincitore di due premi Ubu (2009 e 2011) e del Leone d’argento della Biennale di Venezia per l’innovazione teatrale (2016), è stato fondato da Enrico Castellani e Valeria Raimondi. I lavori della compagnia sono caratterizzati dallo sguardo irriverente e divergente con cui mettono in scena il presente e le sue contraddizioni. È un teatro fuori dagli schemi, che utilizza schemi visivi e linguistici dissacranti, ironici, cinici, e che diventa specchio della società e della realtà.
Sul palcoscenico, gli attori e fondatori della compagnia Enrico Castellani e Valeria Raimondi, il giovanissimo Orlando Castellani, e l’attore Daniele Turconi.