REGGIO EMILIA – Con una serata di tre coreografie e due prime assolute, la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto si presenta all’appuntamento con il Festival Aperto venerdì 6 novembre, ore 20.30, Teatro Municipale Valli.
In L’Eco dell’acqua, Philippe Kratz, danzatore e coreografo dell’Aterballetto, si misura con un nuovo balletto, ispirato a una poesia di J.W. Goethe, sul tema del destino.
In 14’20’’ – prima assoluta del riallestimento per Aterballetto estratto/duo dall’opera 27’52”, con coreografie e scene di Jirí Kylián – il titolo deriva semplicemente dalla durata del pezzo. Si tratta, infatti, di una parte dell’opera originale intitolata 27’52”. La nostra vita sembra essere scandita dal tempo, tempo che è scandito da due brevissimi momenti, il momento in cui nasciamo e quello in cui moriamo. L’opera di Kylian non riguarda solo il “tempo”. Affronta anche altri temi quali la “velocità”, l’”amore” e l’”invecchiamento”.
Infine Antitesi, coreografia Andonis Foniadakis musiche Giovan Battista Pergolesi, Fausto Romitelli, Domenico Scarlatti, Giacinto Scelsi, Giuseppe Tartini , che racchiude la volontà del coreografo di mettere in gioco i contrari. Locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto. Barocca e contemporanea, la musica italiana scelta dal coreografo lega tra loro compositori connessi emozionalmente, superando le barriere tra la classicità e la contemporaneità.
Questo, inserito nel festival Aperto, è solo uno degli appuntamenti con Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto, che sarà nuovamente a Reggio Emilia il 20 novembre prossimo nell’ambito della Stagione di Danza della Fondazione I Teatri.