REGGIO EMILIA – Prorogata fino al 28 giugno al mostra “Piero Della Francesca. Il disegno tra arte e scienza” a Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Vi sono personaggi, nella storia dell”arte, che sono portatori di novita” tali da innescare una vera e propria rivoluzione. La mostra presenta la figura del Maestro di Sansepolcro nella sua doppia veste di disegnatore e grande matematico.
Per l”occasione e” riunito a Palazzo Magnani – fatto straordinario, per la prima volta da mezzo millennio – l”intero corpus grafico e teorico di Piero della Francesca: i sette esemplari, tra latini e volgari, del De Prospectiva Pingendi (conservati a Bordeaux, Londra, Milano, Parigi, Parma, Reggio Emilia) i due codici dell”Abaco (Firenze), il Libellus de quinque corporibus regularibus (Citta” del Vaticano) e Archimede (Firenze).
Ma la mostra non e” ”solo” l”occasione, prima e unica, per ammirare tutte insieme le opere grafiche di Piero Della Francesca: essa e” anche un viaggio nel Rinascimento, commentato nell”audioguida da Piergiorgio Odifreddi, dove ci sono anche le opere di Lorenzo Ghiberti, Ercole de” Roberti, Domenico Ghirlandaio, Giovanni Bellini, Francesco di Giorgio, Albrecht Dürer. Fulcro dell”esposizione e” l”esemplare del De Prospectiva Pingendi della Biblioteca “Panizzi” di Reggio Emilia, uno dei piu” importanti testimoni della fondamentale opera prospettica di Piero della Francesca.
Il manoscritto, opera di un copista, reca numerose correzioni, note marginali ed estese aggiunte di mano di Piero. Esso fa fede del lavoro di continua revisione del testo e ospita nei suoi 110 fogli numerosi disegni di mano dell”artista. In mostra un centinaio tra dipinti, disegni, manoscritti, opere a stampa, incisioni, sculture, tarsie, maioliche e medaglie.