REGGIO EMILIA – Il manicomio cattolico di Bergen (in Germania) condotto negli anni Cinquanta dal dottor Josef, con l’aiuto delle sue fidatissime suore. È questo il contesto lugubre e terrificante ripescato dalla storia e ripopolato dai personaggi più inquietanti.
Psychiatric Circus che con la sua irriverenza e follia promette, volenti o nolenti, venti giorni di show in città. Deve infatti ancora arrivare e già alimenta parecchia curiosità, anticipato dalle polemiche che ha innescato nelle precedenti tappe; polemiche destinate anche qui a crescere.
L’arrivo, in via dei Gonzaga – in una zona non meglio precisata prossima all’Italghisa – è previsto per il 30 aprile e Psychiatric Circus rimarrà fino al 17 maggio, con due soli giorni di riposo, il martedì, e doppio appuntamento la domenica. Certo il grande tendone, completo di ambulanze, lettini con cinghie e celle con le sbarre non passerà inosservato in una zona, che anche se principalmente artigianale, è a ridosso dell’abitato e lungo una delle principali strade di collegamento.
Il cast al lavoro è internazionale. Si tratta di acrobati, fachiri, pagliacci – appartenente alle più prestigiose scuole di Torino, Flic e Grugliasco, dal circo di stato di Bucarest, Montreal e Londra – e promettono di presentare numeri tecnicamente difficilissimi, costruiti con una chiave ironica e insieme inquietante.