REGGIO EMILIA – “Siamo preoccupatissimi per il comportamento dei nostri sindaci, che temiamo non abbiano piu’ il polso per impegnarsi nell’azienda lasciando invece correre su molte decisioni che danneggiano il territorio”. A parlare e’ una lavoratrice del comparto acqua-gas di Iren, assiepata per ripararsi dalla pioggia battente sotto i portici del municipio di Reggio insieme ad un centinaio di colleghi e ad esponenti del comitato per l’acqua pubblica.
Questa mattina è andata infatti in scena in tutte le province servite dalla multiutility lo sciopero indetto in modo unitario da Cgil-Cisl-Uil contro le politiche dell’azienda, giudicate sempre piu’ autoreferenziali e lontane dai territori. Temi che, secondo i lavoratori, non sono di lana caprina ma di sostanza. “Qua si parla gia’ di chiudere i front office con il pubblico, un depaperaumento della struttura che riteniamo mortale”, spiega ancora la lavoratrice.